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Vorrei amarlo meglio di così, ma non ci riesco…

La sensazione di non sentirsi attratti sessualmente dal proprio partner è un’esperienza frustrante.

Poche cose fanno sentire in colpa come percepirsi non meritevoli dell’amore ricevuto: la percezione di scarso – o assenteinteresse sessuale nei confronti del proprio compagno/a, marito/moglie, rientra sicuramente in questa casistica.

Succede più spesso di quanto si pensi: persone in un rapporto di coppia da molti anni, che giorno dopo giorno scoprono di non essere più attratti dal partner.

Per comprendere più a fondo questa difficoltà, occorre cominciare a familiarizzare con le cause profonde e gli “effetti collaterali” dello spegnimento della propria pulsione sessuale.

In particolare, c’è una domanda che tormenta chi non sente più attrazione sessuale verso la persona con cui è in relazione:

Lo amo ancora?

È una domanda che martella dentro ed è fonte di paura, senso di colpa, angoscia.

Questo perché, normalmente, consideriamo la dimensione sessuale come una componente fondamentale del benessere di coppia.

Tendenzialmente è così: persone che sono soddisfatte dalla propria vita sessuale di coppia, risultano soddisfatte anche dalla loro vita relazionale a 360°.

Però, non è detto che sia vero anche il contrario.

Più precisamente, non è detto che sentirsi sessualmente distanti significhi non amare più il proprio partner.

Le emozioni e la psicologia umana non funzionano mai in maniera così diretta.

«Non sono più attratto dal mio partner»: perché?

La fatidica domanda lo amo ancora? non sempre conduce a una risposta chiara: le relazioni sono molto più complicate di quanto la sola attrazione sessuale possa raccontare.

Questa questione nasconde spesso il timore di troncare la relazione.

Se anche la risposta a questa domanda è no, le conseguenze di una separazione sono quasi sempre considerate insostenibili.

Può essere, insomma, che l’assenza di desiderio sessuale nei confronti del proprio partner sia la spia di un malessere più profondo, che riguarda la soddisfazione complessiva rispetto alla storia.

Ma può essere anche la conseguenza di un fattore di stress momentaneo.

Qualcosa, nella vita della persona, che impedisce di lasciarsi andare, di sentirsi libero nella propria espressione sessuale.

Un dettaglio del proprio benessere che non dipende strettamente dal partner.

Relazioni d’amore e psicoterapia

Pensare di lasciare il proprio partner per ragioni sessuali innesca un senso di colpa doloroso.

Non sono più attratto dal mio partner… e allora? Io lo amo ancora.

Anche quando si prende la decisione d’interrompere la relazione, è bene capire cos’è che di preciso sta spingendo in questa direzione.

In altri termini, è bene capire cosa c’è dietro.


  • È qualcosa legato allo specifico partner?
  • È qualcosa legato a se stessi e al proprio modo di approcciare la sessualità?

La psicoterapia può essere la soluzione migliore.

Non è facile porsi questo tipo di domande, e non è facile darvi risposta.

Eppure, affrontare una questione così centrale del proprio benessere è basilare se si vuole star bene.

In coppia o da soli.

Comprendere le motivazioni profonde delle proprie difficoltà sessuali è, allo stesso tempo

  • una chance di benessere che si offre a se stessi: potrei stare meglio senza di lui/lei?
  • una chance di benessere che si offre al partner: potrebbe stare meglio senza di me?

Sentire scarso desiderio sessuale è come una bomba a orologeria, in una relazione.

Minaccia di distruggere il senso di fiducia del partner, e di appiattire – per non dire azzerare – il piacere della relazione, schiacciata dal senso di colpa per ciò che si sente di non riuscire a dare all’altro.

Tutti buoni motivi per intervenire.

Francesco Rizzo

Psicologo Psicoterapeuta Padova