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Troppo stanco o troppo depresso?

Depressione Padova – Cura della Depressione a Padova – Dott. Francesco Rizzo Psicologo

Sono molti i pazienti che lamentano un senso di stanchezza generale.

Queste persone non sanno dire di preciso cos’è che li faccia sentire affaticati.

Sanno soltanto che, indipendentemente dagli impegni della giornata, avvertono una sensazione di peso e di energie azzerate.

Qualcuno, dall’esterno, più o meno esplicitamente parla di pigrizia.

Ma chi soffre di questa stanchezza apparentemente senza senso, sa bene che non si tratta di pigrizia, né di apatia.

«Non ho mai energie per fare le cose.»

Esiste una connessione tra depressione e stanchezza.

La percezione di stanchezza, in effetti, fa parte dei sintomi della depressione.

Tutti conosciamo il sentirsi stanchi dopo una giornata dura di lavoro, una sessione intensa di studio o di attività fisica.

La stanchezza da depressione ha un sapore differente.

Sembra, effettivamente, più apparentata con la pigrizia; eppure, questa “pigrizia depressiva” nasconde un malessere ben più profondo e insidioso.

La stanchezza da depressione ha a che fare con la demotivazione

La persona che avverte questa invincibile fatica addosso, a ben vedere, spesso sente di non avere motivo per

  • accettare l’invito di un amico;
  • pensare di fare altro oltre a ciò che è d’obbligo, come il lavoro;
  • anche solo uscire dal letto.
È in questa forma di demotivazione che si nasconde la depressione.

Nulla sembra davvero allettante.

Nulla sembra davvero promettere una forma di soddisfazione.

Esistono soltanto i doveri, e al di fuori dei doveri… c’è spazio soltanto per un cazzeggio pigro, del tipo

Questa forma di stanchezza attiva un circolo vizioso.

È come se “disallenasse” alle relazioni con gli altri e alle attività di tutti i giorni.

Il rifugio sicuro garantito dalla solitudine e dall’isolamento diventa l’unica gratificazione possibile.

Troppo stanco o troppo depresso… ma allora, che fare?

Riconoscere che dietro la stanchezza cronica si cela un malessere ben più profondo è senza dubbio il primo passo.

Ma è anche un passo complicato, perché è difficile rinunciare alla tranquillità e alla sicurezza del non fare nulla. 

Può scattare una molla quando si cominciano a intravedere le rinunce e le occasioni mancate a causa di questa stanchezza.

Quando, insomma, si coglie l’esistenza di quel circolo vizioso

più mi sento stanco, più mi sentirò sempre stanco

e ci si rende conto che dipende da fattori psicologici e da stati d’animo, non certo da quanto impegnativa è stata la propria giornata.

Chiedere aiuto perché si è depressi è fondamentale.

C’è sempre un motivo che scatena una condizione depressiva: quel motivo va individuato e “corretto”.

Può succedere che sia una combinazione di ragioni, che mette insieme elementi personali risalenti alla propria infanzia con esperienze del presente che generano insoddisfazione.

In psicoterapia, è possibile portare a galla le motivazioni profonde e quelle più manifeste, per poi individuare in che modo mitigarne l’impatto sulla propria esistenza.

Chi soffre di stanchezza depressiva finisce per considerarla un destino, e darla per scontata nella propria routine:

«Sono fatto così, che posso farci?»

La psicoterapia aiuta proprio a farci qualcosa.

Francesco Rizzo

Psicologo Psicoterapeuta Padova