Futuro? Che ansia…!
Ansia e futuro sono parole che, per molte persone, coincidono come se fossero sinonimi.
La prospettiva di ciò che sarà nel tempo può rappresentare una grande fonte di angoscia.
Succede quindi che, al solo pensiero del futuro – immediato o remoto – si attivi una sensazione di ansia.
Quest’ansia può essere direttamente connessa all’idea di un impegno (es. lavorativo, universitario…) che spaventa.
Ma può generarsi ansia anche rispetto a un futuro più lontano.
È certamente il caso della cosiddetta ecoansia, la paura legata al riscaldamento globale e ai suoi impatti sulla vita delle persone.
Più in generale, è il caso di una forma d’ansia nei confronti dell’idea della propria vita futura.
Proiettarsi in là nel tempo – con i propri progetti e le proprie aspettative – può alimentare ansia.
Si tratta di un’ansia legata a una convinzione ben precisa:
«non ce la posso fare!»
Perché il futuro può creare ansia?
La risposta a questa domanda risiede proprio nella convinzione appena citata.
L’ansia nei confronti del proprio, personale futuro, è intimamente connessa alla propria autostima.
Se ti va, leggi anche
Viviamo certamente in un mondo molto competitivo, e la competizione continua genera confronti continui.
Si configura quindi una visione della realtà per la quale il successo è l’unico metro di giudizio possibile.
Osservare intorno a sé persone che riescono nella propria vita può generare ansia.
È una forma di inquietudine che riguarda se stessi.
Non si tratta di invidiare gli altri,
quanto di non riconoscere in se stessi
le qualità e i pregi che permettono di avere successo.
La buona autostima entra in gioco, rispetto all’ansia per il futuro, come un antidoto.
Credere in se stessi e nelle proprie capacità permette di guardare con ottimismo al tempo che passa.
Al contrario, la sfiducia nei propri mezzi impedisce la speranza in un futuro soddisfacente.
Si arriverà quindi a pensare che
non si otterrà un lavoro migliore di quello che si ha;
che non si troverà mai il partner giusto;
e così via.
Ansia per il futuro, psicoterapia nel presente
La psicoterapia può svolgere una funzione specifica, per l’ansia in generale e per l’ansia nei confronti del futuro.
Questa funzione riguarda la possibilità di arrivare alle ragioni nascoste del problema.
Vale a dire, alle ragioni nascoste della bassa autostima e della conseguente paura verso il futuro.
Il senso di inadeguatezza personale ha sempre radici antiche.
La psicoterapia è una “sonda” che consente l’esplorazione delle cause più profonde dei disagi psicologici.
Allo stesso tempo, la psicoterapia offre una sponda di ascolto e di comprensione empatici del malessere.
Nel caso dell’ansia, la stanza di terapia diventa un luogo protetto
- dove “depositare” e “sfogare” le proprie angosce;
- dove confrontarsi sulle proprie paure senza il rischio di sentirsi giudicati.
Per poter raggiungere le cause più recondite della sofferenza emotiva, è importante sentirsi al sicuro.
La creazione di un ambiente dove lasciar fluire liberamente ciò che ci tormenta è una condizione fondamentale.
È solo in questo spazio sicuro che può avvenire il lavoro terapeutico.
Comprendere profondamente le motivazioni sottese alla propria paura nei confronti del futuro ne è una conseguenza.
Ripristinare una buona autostima – o persino… ricostruirla da capo! – passa necessariamente per questo esame di se stessi.
Francesco Rizzo
Psicologo Psicoterapeuta Padova