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Ansia sociale in adolescenza: cos’è?

L’ansia sociale è una forma di fobia.

Può essere descritta come la paura di agire nelle situazioni in cui si è esposti al possibile giudizio degli altri

In estrema sintesi, si può definire proprio come la paura degli altri:

  • paura di interagire con le persone (es. cassiere del supermercato);
  • paura di socializzare con i coetanei (es. compagni di classe);
  • paura di esibirsi in pubblico (es. un’interrogazione orale).
L’ansia sociale riguarda solo l’adolescenza?

Decisamente no.

Ma è bene precisare che l’ansia sociale “adulta” è figlia dell’ansia sociale che comincia a svilupparsi in adolescenza.

Per questo è una questione su cui porre l’attenzione preventivamente.

L’ansia sociale non è qualcosa di lontano dalla timidezza, ma c’è una differenza fondamentale: 

L’ansia sociale è profondamente invalidante.

Vale a dire: ostacola diverse attività e situazioni che per la maggior parte delle persone sono consuete.

Forse, più che di timidezza, il discorso che va associato all’ansia sociale è quello sulla bassa autostima

Adolescenza e autostima

Possiamo considerare la bassa autostima e l’ansia sociale in adolescenza su una sorta di scala evolutiva.

Parlare di autostima significa parlare della valutazione complessiva che un ragazzo fa di se stesso. 

Se questa valutazione è fortemente al ribasso, l’adolescente si avverte tanto difettoso e imperfetto da evitare ogni forma di contatto con gli altri

D’altro canto, sono numerose le occasioni di vita sociale che lo “costringono” a dover interagire con i suoi coetanei.
Quella che viene alla mente con più immediatezza è senz’altro la scuola

Ansia sociale: sintomi e convinzioni

I sintomi dell’ansia sociale non sono molto diversi da quelli a cui pensiamo quando parliamo di ansia, ovvero

  • disagio fisico: rossori e vampate, battito cardiaco accelerato, difficoltà respiratorie…;
  • disagio psicologico: paura di perdere il controllo, pensieri ossessivi e catastrofici sulla performance che si sta per affrontare…

Si tratta di una forma di malessere che mette a repentaglio

  • la realizzazione professionale del ragazzo presente e futura: l’ansia sociale mette il bastone fra le ruote proprio alle prestazioni scolastiche;
  • la realizzazione personale del ragazzo: l’ansia sociale impedisce di stringere relazioni importanti con le altre persone.

La convinzione di fondo che alimenta questa forma di fobia suona più o meno così:

«Se sbaglio, gli altri mi faranno a pezzi…!»

Può trattarsi di un’interrogazione alla cattedra, o del tentativo di fare una battuta in un gruppo di persone: l’ansia sociale diventa paralizzante perché l’adolescente sente di giocarsi moltissimo.

Sente, cioè, di giocarsi la propria reputazione: tutta in un singolo momento. 

Il timore è duplice:

  • fallire;
  • essere massacrato dagli altri con sfottò e prese in giro.

Le situazioni sociali sono investite, dal punto di vista emotivo, in misura massiccia:

non fare “figuracce” è fondamentale, ma è anche difficilissimo!

Ansia sociale, adolescenza e psicoterapia

L’ansia sociale, nella vita di un adolescente, crea una sofferenza troppo ampia perché si possa sottovalutarla. 

Intervenire attraverso la psicoterapia è una soluzione che spesso fa la differenza.

Non è facile arrivare a fondo delle motivazioni nascoste su cui si sorregge la fobia sociale.  

Si tratta di motivazioni diverse da ragazzo a ragazzo, pur accomunate da elementi comuni, su tutti la bassa autostima.

Non esiste però una ragione universale che spieghi perché proprio Luca, Emma, soffrano di ansia sociale. 

Individuare la ragione personale che spiega la “timidezza patologica” è, allo stesso tempo,

  • molto complesso;
  • fondamentale.

È qualcosa che al primo sguardo appare oscuro.

Inoltre, in adolescenza (e non solo…) è complicato parlare delle proprie fragilità: fa sentire “deboli”.

Ci sono, insomma, degli ostacoli alla piena comprensione dell’ansia sociale, così come di qualunque altra forma di malessere adolescenziale. 

Eppure, ammorbidire una rigidità caratteriale così forte come quella che riguarda la fobia sociale è un lasciapassare di benessere, per l’adolescente, sia presente sia futuro. 

Trattare con la psicoterapia la fobia sociale significa restituire al ragazzo il piacere del contatto emotivo e relazionale con gli altri.

Francesco Rizzo

Psicologo Psicoterapeuta Padova