Depressione Padova – Cura della Depressione a Padova – Dott. Francesco Rizzo Psicologo
Depressione sorridente
Quante volte succede di rispondere sto bene alla domanda come va?… ma senza star bene davvero?
La depressione sorridente potrebbe essere sintetizzata in una scena come questa.
Chi ne soffre, il più delle volte, sembra felice.
Oppure, se non felice, perlomeno sereno. Senza problemi, né motivi per star male.
È la grande insidia di tutte le forme di depressione mascherata: apparire, al di fuori, molto diversa da come realmente è.
La maschera della felicità
Soffrire di depressione sorridente vuol dire mostrarsi agli altri tranquilli, fiduciosi, persino ottimisti, ma sentirsi dentro l’esatto contrario.
Averci a che fare sottopone insomma a una doppia fatica:
- la fatica “tipica” della depressione;
- la fatica della negazione della depressione.
Apparire felici senza esserlo ha un costo.
Con affermazioni di circostanza come
- «sto bene»
- «è tutto ok»
- «non mi posso lamentare»
la persona che soffre di depressione sorridente si sforza di nascondere il proprio dolore.
La “normalità” stessa, percepita in queste persone dall’esterno, è una maschera. La vita scorre apparentemente normale, eppure, internamente succede l’esatto contrario.
Perché non si può dire sto male?
Chi decide di non rivelare la verità sulla propria sensazione di depressione lo fa principalmente per tre motivi:
- rassicurare gli altri;
- rassicurare se stesso;
- non apparire lamentoso “senza ragione”.
Queste motivazioni nascondono delle “auto-convinzioni” piuttosto dolorose:
- quella di essere un peso per gli altri, nel momento in cui si rivela il proprio stato di malessere;
- quella di “essere malato“, nel momento in cui si rivela definitivamente a se stessi il proprio stato di malessere;
- quella di essere un “ingrato della vita“, nel momento in cui non si è soddisfatti di quello che si ha e/o si sta male senza un motivo concreto.
È forse la stessa paura ad accomunare queste tre forme di ragionamento: la paura di essere rifiutati.
Aprire agli altri il proprio mondo interiore, per qualcuno, è la cosa più difficile del mondo.
E non c’è sensazione peggiore di sentire che la propria parte più oscura è troppo per chi ci sta intorno.
La paura di stare troppo male per essere capiti e/o accettati dagli altri appartiene a ogni forma di depressione.
La depressione sorridente risolve il “problema” negando la portata della sofferenza percepita, o imponendo la convinzione che star male per qualcosa che non si vede è inaccettabile.
Depressione sorridente: chi ne soffre di più?
In psicologia non è mai facile rispondere a una domanda di questo tipo: chiunque può soffrire, nella propria vita, di momenti depressivi.
In generale, si può dire che le persone con la tendenza a essere particolarmente severe con se stesse possono esservi più esposte: se la depressione arriva senza ragione apparente, se il dolore interiore non corrisponde a un “fatto” concreto, saranno più portate a liquidarlo come qualcosa di non reale.
Allo stesso modo, le persone che difficilmente confessano a se stesse e agli altri di possedere delle debolezze, sono anche quelle che più potrebbero convincersi a nascondere la propria sofferenza quando arriva.
Depressione sorridente e psicoterapia
Intraprendere un percorso di psicoterapia significa, innanzitutto, avere
- percezione del problema;
- desiderio di risolverlo.
Nel caso di una persona che soffre di depressione sorridente, la piena consapevolezza del problema è un affare delicato.
L’idea di poter avere bisogno dell’aiuto di uno psicoterapeuta può sembrare esagerata, da “pazzi”, e in quanto tale, evitata.
Sto bene, perché dovrei andare da uno psicoterapeuta?
Piuttosto che accettare il proprio malessere, le persone con questo problema tendono allora a rinforzare la propria immagine di persone felici.
Questo “contromovimento” attiva un circolo vizioso: più si sta male, più si tenta di negarlo.
Può quindi passare moltissimo tempo prima che una persona depressa ma sorridente cerchi l’aiuto di un professionista.
I benefici che si possono ottenere dalla psicoterapia per questo tipo di problema sono duplici:
- la possibilità di accettare il proprio stato di malessere, senza più considerarlo una debolezza imperdonabile;
- la possibilità di intervenire su questo stato di tristezza nascosto, individuandone le cause nascoste e lavorando in direzione della loro risoluzione.
La depressione, sia quella “clamorosa” sia quella più “silenziosa”, sono dei formidabili sottrattori di energie interne: riducono la motivazione a vivere la propria esistenza al massimo delle proprie possibilità.
Francesco Rizzo
Psicologo Psicoterapeuta Padova