Sotto le coperte sono al sicuro.
A chi non capita di avere una giornata storta?
Poca voglia di uscire, di fare ciò che ci si era programmati – andare al lavoro, in palestra, a fare la spesa, a un appuntamento con amici – e, piuttosto, il desiderio di rimanere a casa; di non alzarsi neanche dal letto.
Succede, e non è preoccupante; anzi, dobbiamo imparare a perdonarci per i piccoli momenti di black-out, di stanchezza, di noia.
Purtroppo, per qualcuno, momenti come questo non accadono di tanto in tanto; non riuscire neanche ad alzarsi dal letto… è la normalità.
C’è chi ha dato un nome a questa tendenza, ed è CLINOMANIA.
D’altro canto, etichettare i fenomeni non aiuta più di tanto a capirli.
Di che cosa parliamo, quindi?
La clinomania è l’incapacità di alzarsi dal letto.
Ci sono impegni da rispettare, scadenze da non perdere, incontri, appuntamenti… ma nulla ti smuove.
Ti giri e ti rigiri nel letto.
Guardi il cellulare, scorri la home dei tuoi social network, in un loop infinito.
A un certo punto provi ad alzarti, anche solo per andare in bagno, darti una sciacquata, ripristinare la tabella di marcia programmata ma… niente.
Il letto ha sempre la meglio. Ci resti.
Cosa c’è dietro?
La sensazione più immediata è quella della stanchezza.
Ma si tratta di una… stanchezza particolare. Non è come quelle che ti stendono quando hai fatto sport, oppure sei rientrato tardi la sera. Quella stanchezza la conosci, ha delle caratteristiche specifiche, ha a che fare con la spossatezza del corpo o la mancanza di sonno.
Questa stanchezza è diversa.
La senti nel corpo… è come se non avessi la forza di buttar via le coperte e issarti.
Eppure, la stanchezza è nella mente.
Questa stanchezza è un’emozione.
Non è che si rimane a letto perché il corpo non ce la fa…
Si rimane a letto perché non ci si vuole alzare.
Questo può succedere per diversi motivi che girano tutti intorno ad un grande, nucleo problematico: la mancanza di motivazione.
Cosa mi alzo a fare? Tanto è sempre tutto uguale…!
Senza motivazione, né i doveri (ad es. andare al lavoro) né i piaceri (ad es. uscire con gli amici) sono in grado di smuoverci dal letto, e se lo fanno, è solo con una sensazione di sforzo immane!
Motivazione, in questo caso, fa rima con insoddisfazione e con frustrazione.
Se la vita che facciamo non ci gratifica, ma anzi, è stressante, coperte e solitudine ci sembrano l’unico contesto sicuro.
Coperte e solitudine: almeno qui non devo fingere…
Nessuna ansia da prestazione, quando si è soli con se stessi: al massimo, senso di colpa per le occasioni che sentiamo di sprecare.
E il letto?
Beh, il suo è un valore simbolico: stare rintanati sotto le lenzuola ci fa sentire in un guscio protetto, in un riparo dove il tempo si ferma.
Da solo, nel letto… non devo dar conto a nessuno.
E tutto il resto… è rimandato a domani. E domani. E domani ancora.
A quando mi tornerà la voglia di farlo.
Non è un equilibrio che può reggere… anzi, non è un equilibrio!
La clinomania è una fonte di sofferenza poco conosciuta, poco ascoltata… eppure, enormemente diffusa.
Per guarirla, occorre andare al nocciolo profondo della difficoltà a uscire, ad affrontare le sfide di tutti i giorni: il capo, i colleghi, ma anche il partner, gli amici… tutti i rapporti sono complicati, quando dentro si è rotto qualcosa.
Alla base della difficoltà a uscire (dal letto… o, più in generale, dalla propria abitazione), alla mancanza di motivazione, ci sono cause e ragioni del tutto personali.
Non è possibile elencare dei motivi: la sofferenza è sempre individuale.
La psicoterapia è un percorso che aiuta a fare chiarezza sui motivi della propria insoddisfazione, che si traduce nella scarsa voglia di uscire.
Si parte sempre dall’individuazione del problema, dalla causa, per intervenire e risolverlo.
Se hai anche tu questo problema, sappi che la soluzione esiste, ma non è contenuta nei manuali, né in qualche video YouTube dove un guru della psicologia prova a spiegarti cos’è che non funziona nel tuo atteggiamento: non può… non ti conosce!
Risolvere un problema emotivo ha come punto di partenza inderogabile una conoscenza diretta e profonda della persona che ha quel problema. Solo una psicoterapia è in grado di costruire questa conoscenza orientata alla cura.
Vale anche per la difficoltà a tirarsi fuori dal letto.
Francesco Rizzo
Psicologo Psicoterapeuta Padova
Ho sempre sonno, e devo andare a lavorare, dopo finito lavoro devo studiare, si perché vado alle superiori (3°) e ho 18 anni
A me capita spesso non lavoro da 3 anni ho 40.anmi incide stress ansia materasso che non va più nulla buona domenica