Spesso il male di vivere ho incontrato…
È quanto recita un’amara poesia di Eugenio Montale. Le parole del poeta parlano proprio della fatica dell’esistere. Oggi, questa fatica sembra addirittura aggravata. Si parla spesso di depressione quando si ravvede la difficoltà di affrontare il compito emotivo che quotidianamente ci è imposto. Conflitti, imprevisti, contrattempi, delusioni. Sentiamo che quel male di vivere è tutto lì. Sembra sempre troppo il tempo del lavoro, dell’impegno, e poco quello della libertà, della distrazione.
Per alcuni, questo carico di responsabilità è insostenibile. Non si riesce ad andare avanti. In questi casi, molto spesso si scivola in una penosa depressione. Non per forza, però.
Sin da quando siamo bambini, cominciamo ad agire secondo delle strategie di difesa, inconsce, che ci permettono di ridurre il senso di oppressione della realtà. Strategie varie, che hanno lo scopo di… alleggerire la vita. Ridimensionare l’impatto, spesso urticante, della relazione con l’altro. Allentare la morsa della responsabilità. Si applicano queste strategie perché la sensazione è che la realtà, così com’è, sia impossibile da vivere.
Si potrebbe dire che la malattia mentale è un modo, estremo, di fare fronte all’insopportabilità del reale.
Si potrebbe dire anche che la stessa soggettività caratteriale, quella che ci rende diversi l’un dall’altro, è lo strumento che abbiamo per schivare la fatica di vivere.
Basta pensare a quelle piccole dimenticanze che ci consentono di sottrarci, inconsapevolmente, a un appuntamento sgradito, o al nooo! che pronunciamo di fronte a una notizia negativa, o sorprendente. Si tratta di piccoli… momenti di fuga dalla realtà.
Ci sono anche caratteristiche caratteriali che giocano lo stesso ruolo: ad esempio, un atteggiamento di superiorità, il ricorso a giudizi arroganti, può nascondere il desiderio di risparmiare la fatica di confrontarsi con una realtà che, invece, è complicata e tortuosa. Significa, in altre parole, non buttarsi nemmeno nella mischia, ma guardarla a distanza.
Cosa può fare la psicoterapia?
Esistono modi diversi di percepire questa fatica di vivere, e modi diversi di fronteggiarla. Troppo spesso, però, questa fatica sembra talmente enorme da impedire di vivere una vita felice… o anche soltanto serena. Altrettanto spesso, la difesa di fuga dal reale è talmente massiccia da compromettere ambiti di vita come le relazioni, o il lavoro.
La psicoterapia permette di far luce sul male di vivere soggettivo e sui meccanismi impiegati per tenergli testa. Soprattutto, può intervenire su quel male di vivere, analizzandone le origini e intuendo da dove tragga energia vitale.
Una vita schiacciata dal senso di difficoltà dell’esistenza, è una vita tutt’altro che felice. È un impegno.
La psicoterapia è in grado di ammorbidire la difesa e garantire strumenti più efficaci per sostenere il peso, così spesso troppo impegnativo, dell’esistenza.
Francesco Rizzo
Psicologo Padova
Depressione Padova
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